Dove bere un bicchiere di vino a Parma

Spesso capita che mi chiedano consigli su dove bere un bicchiere di vino in città. L’aperitivo a Parma è in effetti molto sentito: passare per via Farini nell’orario dopo lavoro significa imbattersi in ben più di un brindisi rilassato, ma i locali per bere un bicchiere prima di cena non mancano anche in altre parti del centro e della città. Un dettaglio simpatico è che a noi di Parma piace stare fuori dai locali, spesso in piedi, col bicchiere in mano. Avete notato?

Qui una prima selezione di locali che a me piacciono molto.

Enoteca Fontana
via Farini, 24

Fontana a Parma è un’istituzione. Ha aperto nel 1967 ed è stato il primo locale in città a proporre vini in bottiglia, anche francesi. Se capitate all’enoteca in novembre, vedrete che si festeggia la stagione del Beaujolais Nouveau, con tanto di manifestini. Insomma, Enoteca Fontana fa parte della nostra tradizione da tempo: qui si bevono calici o intere bottiglie, la scelta è tanta. Ci si può sedere ai tavolini fuori, su via Farini, oppure all’interno, condividendo lunghi tavoli in legno. In alternativa si sta in piedi, chiacchierando, bevendo e assaggiando tartine e panini: se non avete mai provato il Principe al Culatello o il panino col roast beef recuperate al più presto. Ah, Fontana è dove tutti noi parmigiani del sasso andiamo il pomeriggio del 24 Dicembre a brindare e farci gli auguri di Natale, intasando letteralmente la via.

Vineria Giramondo
via Farini, 38

Questa piccola enoteca in pieno centro sembra essersi teletrasportata da qualche angolo del nord Europa: l’interno è accogliente, stipatissimo di bottiglie, pochi tavolini, qualche sgabello sospeso tra scatole e cassette di vino, legno, cuscini, colori caldi. Quando la stagione lo permette però, è possibile sedersi all’esterno, proprio accanto al sagrato di una chiesa, nel pieno del passeggio di via Farini. Non bisogna avere fretta, se si sceglie di venire qui. Si assaggiano calici di nicchia e si dà retta a Roberto, l’oste, che dei suoi vini conosce ogni dettaglio.

Cantina Canistracci
piazzale San Lorenzo, 3

Di Canistracci mi piace tanto l’atmosfera informale e il mood rilassato; è un locale molto amato quindi spesso i tavolini sono pieni, ma gli osti cercano sempre di trovare un posto per ogni cliente. L’ambiente è caldo e accogliente, con legno chiaro e bottiglie ovunque. Si può bere un bicchiere – c’è una buona proposta, con attenzione ai piccoli produttori – ma anche cocktail e birre artigianali. Spesso organizzano serate con dj e musica dal vivo e la piazzetta in cui si trova è, per me, adorabile.

Enoteca Tabarro
via Farini, 5

Questo piccolo e affascinante locale a pochi passi da piazza Garibaldi prende il nome dal mantello lungo e avvolgente con cui condivide l’animo poetico e lo spirito d’altri tempi. Soprattutto però, il Tabarro, è un’enoteca ricercata che propone bottiglie pregiate, troverete anche tanti vini naturali e biodinamici. Oltre al vino, potrete degustare salumi e formaggi provenienti da produttori selezionati e piccoli assaggi, tra cui il baccalà mantecato, che personalmente adoro. Una curiosità: proprio di fianco all’ingresso del locale noterete una targa in marmo con incisa una frase di Thomas Grey: The happy country where the huge cheeses grow. Questa lastra fa parte del progetto di arte pubblica Nouvelle Flâneries, di Ettore Favini. In giro per le strade ci sono infatti diverse lastre con citazioni e dediche alla città da parte di artisti e viaggiatori del passato; questa in particolare fa riferimento al formaggio più famoso della nostra zona, il Parmigiano Reggiano, che, in epoca medievale, veniva venduto proprio in via Farini.

Croce di Malta
borgo Palmia, 8

Ristorantino raffinato, apprezzabile soprattutto nei mesi caldi, con la piazzetta piena di tavolini e lucine. Se però siete freddolosi non vi preoccupate, anche l’interno è accogliente: sembra una casa di campagna romantica e discreta. Si mangia bene, ma è anche il posto giusto per un aperitivo di qualità: la selezione di vini è buona e ricercata e vi consiglio di accompagnare la bevuta con le focaccine con crudo e burrata e con alici e burrata. Il personale è gentilissimo, vi farà sentire sempre a casa.

Osteria Oltrevino
borgo Cocconi 3e

Con il suo essere “di confine” in un territorio, quello dell’Oltretorrente, zona dove da sempre s’incontrano prototipi diversi di parmigianità, Oltrevino è l’unione vincente e deliziosa tra Emilia e Friuli Venezia Giulia. Michel, l’oste, è di Gorizia e alle sue origini è molto attaccato. Consiglia sempre il vino giusto, l’offerta è vasta, ma è bello affidarsi a lui e lasciarsi sorprendere. Stare seduti da Oltrevino, con quell’atmosfera intima e la luce tenue, è veramente un piacere. Un nido per le sere d’inverno, soprattutto.

Chourmo Enolibreria
Strada Imbriani, 56

In Oltretorrente, vicinissimo a Piazzale Picelli c’è questo gioiellino che unisce due delle più grandi gioie della vita: vino e libri. Si tratta infatti di una libreria indipendente con annessa sala enoteca. Tutto è selezionato con cura: i titoli sono scelti con perizia, così come i vini, provenienti soprattutto da cantine del territorio. Chourmo è un luogo che invita a rallentare, sostare, riflettere, ricordare che cosa davvero serve e che cosa invece no.

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