Trust me, you can write

A chi non è mai venuto il panico da pagina bianca? Oppure si è sentito totalmente scoraggiato da un apparentemente invincibile blocco creativo? Capita, e capita più o meno a tutti, che parliamo di artisti oppure no. Certe volte anche solo scrivere una mail di lavoro può diventare un’impresa. E allora come si fa ad annientare il malefico blocco creativo? Si combatte… scrivendo!

Ho imparato a scrivere piuttosto presto. Da bambina mi piaceva tantissimo, inventavo storie continuamente e mi facevo regalare blocchi di carta per riempirli di fantasia. Tutti mi dicevano che da grande sarei diventata una scrittrice, con una passione del genere. In effetti crescendo ho sempre scritto qualcosa. A un certo punto però è diventato uno scrivere più intimo (dell’importanza del diario personale ne ho parlato anche qui), lentamente poi, in un modo quasi impercettibile, ho smesso del tutto. A un certo punto, non ho scritto più niente. Non mi andava, o, più che altro, mi spaventava. Ho smesso di avere argomenti, mi è preso il classico “panico da pagina bianca” e ho iniziato a pensare di non essere più capace. Questo blocco è durato tantissimo, è una sensazione brutta, di inadeguatezza, che mi fa pensare di non essere più in grado di fare la cosa che ho amato di più per tutta la mia vita. Mi rendo conto che quest’ansia sia diffusa; in tantissimi spesso ci ritroviamo persi, ognuno nel proprio campo, pensiamo di non avere più un briciolo di creatività e lasciamo che questi umori fermentino dentro di noi fino a invaderci completamente. Ci arrendiamo, ecco. Però è sbagliato.

Nel cercare di annientare questa paralisi ho trovato alcuni libri ed esercizi molto utili e li voglio condividere così che possano servire -spero- anche ad altri. Sembra sempre un po’ paradossale l’idea che la creatività venga insegnata, ma in effetti non si tratta di insegnamenti, sono più che altro consigli, giochi, esercizi che diventano, un po’ alla volta, consuetudini, appuntamenti quotidiani, piccole abitudini apotropaiche.

LA VIA DELL’ ARTISTA di Julia Cameron

Julia Cameron è una scrittrice, giornalista, poetessa statunitense. Ex moglie di Martin Scorsese, ha trascorsi di vita dissennata, come spesso capita agli artisti. Dopo che ha smesso di bere e drogarsi (alla fine degli anni 70), si è persa e poi ritrovata affidandosi alla propria creatività. Nel 1992 ha pubblicato per la prima volta The Artist’s Way, un percorso di 11 settimane che, attraverso una serie di esercizi, aiuta a liberare la propria creatività.
Una pratica che consiglia di portare avanti, ad esempio,  è quella delle Pagine del mattino; si tratta di scrivere di getto 3 pagine, appena svegli. Senza riflettere, senza giudizio, senza ricercare velleità artistiche, no. Si scrivono 3 pagine, poi si mette via la penna, senza rileggere niente di niente. Serve come “drenaggio cerebrale” per riattivare le sinapsi, è un flusso libero, uno sfogo utile per liberare la mente. Come lo stretching, ecco. Qualcosa del genere. Non è adatto solo per gli scrittori o per gli artisti, anzi, è una pratica che chiunque può provare a portare avanti anche solo per ricercare una confidenza con se stessi.

Questo è un libro super divertente… ma anche difficile! Si tratta davvero, letteralmente, di 642 idee per scrivere, concepite da 35 scrittori statunitensi in un solo giorno. Spunti più o meno assurdi con cui giocare a inventare storie e dialoghi, ripescare ricordi inesistenti o imbastire lettere per il futuro o per il passato. Non c’è un ordine, sono intuizioni a cui attingere nel modo che preferiamo. Per me all’inizio è stato bloccante, ma il trucco sta nel divertirsi, nello sfogare le proprie fantasie più matte: non stiamo scrivendo per nessuno, non ci sarà giudizio, è un gioco!
Ad esempio: Ti svegli in un prato, sdraiato su una tavola da surf e con addosso una tuta da astronauta. Che cosa è successo?

DADI CONTASTORIE

Li ho trovati da Tiger, pagati pochissimo e però sono un gioco davvero divertente e intelligente. Si tratta di sei dadi illustrati, il gioco sta nel lanciarli e inventare una storia basata sulle immagini che escono. Un esercizio creativo semplice con cui scatenarsi senza riflettere troppo.
Su Amazon si trovano gli Story Cubes, che sono esattamente la stessa cosa, anzi, sono anche un po’ più evoluti 😉

Un bel libro con 12 esercizi da fare in progressione, ognuno basato su una componente del processo creativo, arricchiti con confronti, suggerimenti, inviti ad osare e a sfidare i propri limiti creativi. Non è un manuale di scrittura, ma un percorso strategico e pratico per imparare ad “affinare le proprie capacità di persona che in quel momento lì pensa e poi scrive”, come sottolinea l’autrice nell’introduzione. Lo consiglio di cuore perché non si tratta solo di scrittura, ma di pensiero e spirito di osservazione.

Un corso di Susannah Conway. Lei è una fotografa, coach, scrittrice inglese che dopo un grande lutto ha subito una totale paralisi creativa. La scrittura intima l’ha aiutata a uscire dalla sofferenza e a ritrovare creatività e forza. Ha condiviso il suo percorso, aiutando le persone ad affrontare la vita attraverso la scrittura del diario personale, come lavoro intimo di conoscenza di se stessi, per coltivarsi, ascoltarsi e superare i blocchi più o meno grandi che possiamo incontrare. È un punto di partenza, ma come pensiamo di relazionarci con la vita e anche con la scrittura se non iniziamo a relazionarci con noi stessi?

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